
Negli ultimi mesi, discorsi d'odio, disinformazione e violenza sono diventati la norma per le persone LGBT+ nell'Africa Centrale e Occidentale francofona. Paesi che una volta erano considerati relativamente sicuri, stanno ora vivendo un'ondata di violenza omofobica e transfobica. Sono state introdotte leggi anti-LGBT+ e i social media vengono utilizzati per prendere di mira e diffondere odio verso le persone LGBT+.
Questa crisi in escalation costringe le comunità LGBT+ a sopportare una costante paura e incertezza. Vivono in situazioni precarie dove la sicurezza sembra irraggiungibile e la minaccia della violenza incombe ogni giorno. Le loro storie, le loro paure e le loro speranze spesso non vengono raccontate. Ma adesso basta! Vogliamo superare le barriere linguistiche e mettere in luce le loro realtà vissute, amplificare le loro voci e mobilitare un supporto globale per la loro lotta per l'uguaglianza.
Esplora le loro storie e passa all'azione per sostenere la loro lotta per l'uguaglianza.


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La legge è molto crudele qui e ci sono tantissimi omofobi a partire dalle nostre rispettive famiglie. Ho subito abusi da adolescente fino ad ora e sono stato rifiutato dalla mia famiglia al punto che volevano che morissi. Nel mio campo professionale c'è sempre discriminazione».
- Olivier dal Camerun

La società definisce le persone LGBT+ pazze, possedute. Vengono gettate in prigione senza nemmeno essere ascoltate dalle autorità giudiziarie. Solo a causa di ciò che la nostra società definisce tabù, le persone non sono libere di vivere la loro vita come desiderano».
- Anonimə dal Camerun
Quali sono le tue maggiori paure come persona LGBT+ o alleata della comunità?
«Le mie paure sono molteplici, ho paura di essere rifiutato dalla mia famiglia, ho paura che la mia comunità (la mia tribù, la mia chiesa, il mio coro, i gruppi associativi di cui faccio parte) scopra chi sono veramente, ho paura di finire in prigione solo perché ho voluto esprimere i miei sentimenti a uno dei miei pari».
- Anonimə dal Camerun
Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?What are your hopes for the future of LGBT+ rights in your country?
«Desidero una vera uguaglianza di opportunità per tutte le persone, un mondo in cui ciascuna persona possa vivere autenticamente senza dover fingere di essere qualcun altro. Spero che i nostri leader adottino misure per proteggere la vita e le scelte di ogni cittadino in modo equo, senza discriminazioni o stigma. Meritiamo l'accesso a cure sanitarie di qualità e una società che ci rispetti ovunque ci troviamo».
- Anonimə dal Camerun
«Le mie speranze includono generalmente tolleranza, riconoscimento e protezione legale, con l'abrogazione delle leggi discriminatorie e l'attuazione di misure contro le discriminazioni».
- Franck dal Camerun

Il Camerun criminalizza le attività sessuali tra persone dello stesso sesso, sia uomini che donne. Le pene includono una pena massima di cinque anni di reclusione e una multa. Esistono prove sostanziali dell'applicazione regolare della legge negli ultimi anni, e le persone LGBT+ sono regolarmente soggette a discriminazione e violenza.


È davvero spaventoso perché sono sempre vittima di molestie e insulti per strada, e non è facile. Sono stato picchiato. Ho cicatrici dappertutto sul corpo, sul viso, sullo stomaco ovunque. Davvero stiamo soffrendo molto».
- Bill dalla Costa d'Avorio
Quali sono le tue più grandi paure come persona LGBT+ o alleata della comunità?
«Essere odiato da tutti».
- Kaboul dalla Costa d'Avorio
«In questo momento, le nostre paure più grandi sono:
1. essere picchiati, attaccati o addirittura linciati;
2. subire l’esclusione sociale a causa dell’attuale crisi anti-LGBT+;
3. perdere il lavoro a causa della discriminazione basata sull’orientamento sessuale;
4. essere ripudiati dalle nostre famiglie».
- Brice dalla Costa d'Avorio
Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?
«Essere rispettate e accettate per ciò che siamo».
- Dydy dalla Costa d'Avorio
«Desidero che la nostra situazione migliori e che possiamo essere accettate».
- Kaboul dalla Costa d'Avorio

In Costa d'Avorio, gli atti sessuali consensuali tra adulti dello stesso sesso non sono mai stati criminalizzati, ma la discriminazione è diffusa.


all’interno delle famiglie, nella vita sociale e da leader religiosi e tradizionali».
- Anonimə dal Niger
Quali sono le tue maggiori paure come persona LGBT+ o alleata della comunità?
«Le nostre paure sono numerose:
• la mancanza di rispetto e le discriminazioni contro le persone LGBT+;
• la disoccupazione che colpisce le persone LGBT+ a causa del loro orientamento sessuale».
- Anonimə dal Niger
Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?
«Divenire più forti per difendere i nostri diritti come cittadini e garantire l'accesso alle cure in tutti i centri sanitari senza discriminazioni né stigma».
- Anonimə dal Niger

In Niger gli atti sessuali consensuali tra adulti dello stesso sesso non sono mai stati criminalizzati.

«La situazione delle persone LGBT+ nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) è caratterizzata da una complessa combinazione di discriminazione sociale, politica e culturale. Sebbene l'omosessualità non sia esplicitamente criminalizzata dal Codice Penale congolese, le minoranze sessuali e di genere vivono sotto costante minaccia. Le persone LGBT+ subiscono violenza fisica, psicologica e verbale, sia nella sfera privata che in quella pubblica.

Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?
«Nonostante le numerose sfide che affrontiamo, ho speranze concrete per un futuro in cui i diritti delle persone LGBT+ saranno rispettati e protetti nella Repubblica Democratica del Congo. Queste speranze si basano sui progressi compiuti in altre regioni, sugli sforzi locali e sulla resilienza della nostra comunità».
- Sirius dalla Repubblica Democratica del Congo

In Repubblica Democratica del Congo gli atti sessuali consensuali tra adulti dello stesso sesso non sono mai stati criminalizzati, ma la discriminazione si è acuita. C'è stata una forte repressione nei confronti delle persone LGBT+.


«Caccia alle streghe, paura, violenza, emarginazione, ingiustizia, non riesco a elencare tutto ciò che stiamo affrontando.

Quali sono le tue più grandi paure come persona LGBT+ o alleata della comunità?
«Temo che un giorno il fatto che io sia gay possa mettere la mia famiglia in grande pericolo. Poiché vengono effettuate indagini sulle persone sospettate di essere LGBT+ e queste sono esposte alla violenza».
- Anonimə dal Burkina Faso.
Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?
«Desidero solo una cosa: vivere in pace. Voglio svegliarmi senza avere un nodo allo stomaco, uscire e comprare qualcosa senza la paura di essere emarginato, insultato, ridicolizzato o persino aggredito».
- Anonimə dal Burkina Faso

In Burkina Faso gli atti sessuali consensuali tra adulti dello stesso sesso non sono mai stati criminalizzati, ma questa situazione potrebbe presto cambiare.


Le persone LGBT+ sono spesso percepite come una minaccia alla famiglia, al matrimonio e alla procreazione, il che porta a discriminazioni e violenze.
Sono escluse da circoli professionali, familiari e sociali e la loro integrità fisica e morale è sempre minacciata».
- Mahamat dal Ciad
Quali sono le tue speranze per il futuro dei diritti LGBT+ nel tuo paese?
«Spero di vedere un Ciad in cui regni l’uguaglianza per tutte e tutti e dove la mia comunità possa accedere alle cure senza discriminazioni».
- Mahamat dal Ciad

Il Ciad criminalizza le attività sessuali tra persone dello stesso sesso, sia tra uomini che tra donne. Le pene includono una pena massima di due anni di reclusione e una multa.


Mi spezza il cuore pensare che questo non possa mai finire. È doloroso sapere che noi persone LGBT+ dobbiamo soffrire per mano degli omofobi. Ho molta paura e vorrei poter andare via per vivere in pace altrove».
- Anonimə dal Togo
Quali sono le tue maggiori paure come persona LGBT+ o alleata nella tua comunità?
«La morte» - Anonimə dal Togo

Il Togo criminalizza i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso, sia tra uomini che tra donne. Le pene includono una condanna massima di tre anni di carcere e una multa.


Qui in Senegal veniamo additate, chiamate un’abominazione a causa del nostro orientamento sessuale, cacciate dalle nostre case, disprezzate da chi ci circonda. Persino trovare lavoro è un’impresa, e la polizia ci bracca. Viviamo come criminali, costretti alla segretezza, senza poter nemmeno goderci la vita o amare liberamente. È davvero triste per noi.».
- DsD dal Senegal

In Senegal, le attività sessuali tra persone dello stesso sesso, sia tra uomini che tra donne, sono criminalizzate. Le pene includono una pena massima di cinque anni di reclusione e una multa. Ci sono prove che la legge sia stata applicata negli ultimi anni e le persone LGBT+ sono regolarmente soggette a discriminazione e violenza.


In Mali, i rapporti consensuali tra adulti dello stesso sesso non sono mai stati criminalizzati.
Tuttavia, nell’ottobre 2024, il governo militare ha introdotto per la prima volta una legge che criminalizza l’omosessualità, segnando un preoccupante aumento dell’omofobia sponsorizzata dallo Stato in Africa occidentale.



Nel 2020, il Gabon ha depenalizzato le relazioni sessuali consensuali tra persone dello stesso sesso, diventando uno dei pochi paesi dell'Africa Subsahariana a legalizzarle.

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